YOGA E BENESSERE - INTERVISTA A DANIELA PIN (Insegnante Professionista di Yoga)
YOGA E BENESSERE
Intervista a Daniela Pin, Insegnante Professionista di Yoga
Buongiorno a tutti! Oggi mi è venuta a trovare Danila Pin con cui parleremo di Yoga.
Perché può fare bene? Perché ci può far stare meglio? Lascio la parola a Daniela per spiegare questa stupenda disciplina che ha preso sempre più popolarità tra le persone in quanto è alla portata di tutti.
Daniela: si, esattamente. Diciamo che c'è parte delle persone che pensano: "non vengo a fare yoga perché in realtà si sta seduti e non si fa niente". Ci sono persone che pensano "non vengo a fare yoga perché non riesco a fare le contorsioni". Chiarisco: non è nè una nè l'altra. Le discipline yogiche sono tantissime: Dal più dinamico a quello più statico e meditativo. Nella media ci sono le vie di mezzo dove muovi il corpo e dove, soprattutto nella fase finale, o in alcuni momenti durante la pratica, ti fermi, usi la respirazione, che è una parte fondamentale della pratica: il pranayama. Posso assicurare che se uno pratica yoga il corpo lo sente.
Arianna: poi lo yoga si può adattare alla persona; ad esempio pensiamo allo yoga in gravidanza, lo yoga dinamico, l'hata yoga, il kundalini...ce ne sono un'infinità appunto. Dire "no, non faccio yoga perché oggi ho male alla sciatica...no! a maggior ragione devi farlo!"
Daniela: si, ma questo perchè? perché il corpo, se viene fermato..ad esempio a causa di un male alla spalla, è peggio. Fermo restando che a monte devi verificare quello che è successo, qual è il problema fisico in sè per sè? Il corpo non dovrebbe fermarsi in quanto, più lo limitiamo nei movimenti, perché abbiamo male, più il corpo si chiude, si ferma, si cristallizza, per cui sarà sempre più difficile andare a recuperare una mobilità. Più teniamo fermo il nostro corpo e più tutte le energie di ristagno rimangono dentro. Ciò avviene soprattutto in alcuni punti: come ad esempio le articolazioni, dove si ristagna lo scarto energetico o di quello che viviamo; (emozioni), perché nulla va perso; nulla va dimenticato; tutto viene sempre immagazzinato nel nostro corpo in un punto in cui magari noi non sappiamo; ma li rimane. Va tutto lavorato. Prima di lasciare una cosa, un'emozione, un vissuto, bisogna elaborarlo, perché se anche la mente non ricorda, il corpo ricorda.
Arianna: Racconto brevemente la mia esperienza: ho inziato yoga a 30 anni; tardi a mio parere. L'ho scoperto e ho avuto occasione di praticarlo solo in quel periodo della mia vita. Difficilmente sono poi riuscita a farne a meno. A gennaio del 2024 ho scoperto di avere grosse patologie alla schiena (due ernie, discopatie, artrosi, un focolaio tra L5 e S1..). Purtroppo la mia vita da quel momento aveva grossi limiti nella mobilità. Il mio corpo mi voleva comunicare qualcosa. Oltre alle cure tradizionali ho voluto comunque ascoltare il messaggio del mio corpo. Ho cercato di interpretarlo e capire quale fosse "il peso che la mia schiena non riusciva più a reggere". Ricordiamoci che nella più parte dei casi "il sintomo è sempre un messaggio": "attenzione c'è qualcosa che non va, che non stai consapevolizzando, ti faccio male per farti rendere conto che devi fare qualcosa". Ho ripreso a fare yoga in modo molto piu intenso, guidato da esperti, e devo dire che sono stata molto meglio. Ci sono tante emozioni che sono venute a galla, che ho consapevolizzato, lavorato..I malesseri sono occasioni in cui il corpo ci parla: se curiamo solo il sintomo spesso la spia si accende poi da un'altra parte; metto a tacere il dolore in un punto ma poi compare altrove. Lo yoga, confermami se sbaglio, è una disciplina che non lavora solo sul corpo , ma lavora anche a livello animico, a livello energetico, mentale..
Daniela: assolutamente, l'esempio che hai fatto tu è : "ho mal di testa, prendo un'aspirina, un cachè, e passa sicuramente il mal di testa. Ma perché ho mal di testa? Come hai detto tu, se io curo il sintomo con una medicina, cioè prendo la pastiglia che mi fa guarire, il sintomo passa ma perché ho mal di testa? perché il corpo mi sta dando questo input, questo messaggio? Mai nulla è a caso. Andiamo magari alla radice, andiamo a capire cos'è che scatena questa cosa, anche nei casi di patologie croniche. Se ci si concede di approfondire anche in altro modo, oltre alla medicina classica, c'è la possibilità di scoprire dove sta il nodo che scatenava tutti questi malesseri.
Arianna: magari fare entrambe le cose. Sopportare e soffrire è sbagliato perchè non è un atto di amore verso se stessi e il proprio corpo. La medicina classica ci può far vivere una quotidianità senza sofferenza, e farci una domandina in più può cancellare per sempre il sintomo, qualunque esso sia: ma perché mi è venuto questo? magari si evita di spendere tempo e denaro per curare un sintomo se poi successivamente il corpo lo riaccende altrove perché non l'abbiamo ascoltato in precedenza.
Daniela: soprattutto perché se ci fermiamo solo a quello intossichiamo il nostro fegato; per cui non andiamo a risolverli; semplicemente ci leghiamo ad una terapia base che ci aiuta nel momento del dolore ma che non ci risolve il problema alla radice. Andiamo in profondità alle cose perché ci porta a dei vissuti a delle emozioni; ci porta ad un'emozione non elaborata o una paura/trauma non superata o una vicenda che abbiamo vissuto e che pensiamo di avere dimenticato. Non è cosi: nulla viene mai dimenticato; il corpo non dimentica.
Arianna: mi fai venire in mente una vicenda di 10 anni fa. Lezione di yoga con un'insegnante che conosciamo entrambe. Disse: "stasera facciamo le torsioni". Io non sapevo nemmeno cosa fossero. Ero all'inizio della mia pratica. Cominciammo a tenere fermo il bacino e a torcere il busto, come se ci dovessimo strizzare come un limone o i panni appena lavati. Spremi, spremi il bacino, torsioni a destra, torsioni a sinistra... insomma una serata di torsioni. Cosa sono le torsioni? Una strizzata di organi interni!
Daniela: si soprattutto gli organi interni che andiamo a rivitalizzare e andiamo anche a contattare la colonna
Arianna: il giorno dopo chiamai l'insegnante e gli dissi: "sono 12h che piango...quando smetterò?" (risata). Avevo probabilmente un carico emotivo non da poco per cui a furia di spremermi finalmente me ne ero liberata. Non mi ero mai sentita meglio.
Daniela: Il corpo ha bisogno di buttare fuori, di liberarsi, ma se non agisci, e non consapevolizzi quello che hai fatto non hai un ritorno, una spiegazione, un sostegno, nulla si libera. E' come mettere un vestito nuovo in un armadio che è pieno. Puoi provare a spingere infilandolo da qualche parte, ma prima è sempre meglio svuotare, per poter poi mettere dentro energia nuova.
Arianna: lo yoga è una disciplina molto completa, quindi è anche prendere contatto con il proprio corpo. Come ho studiato alla scuola di operatore olistico, a volte ci si dimentica di avere dei pezzi, in particolare se facciamo lavori molto statici. In periodi di stress ci dimentichiamo di avere un corpo o parte di esso. Per questo in molte discipline olistiche, tra cui il massaggio appunto, si può aiutare la persona a prendere consapevolezza del proprio corpo nella sua totalità. Lo yoga mi ha dato la stessa percezione. Ci sono posizioni yoga che ti danno la consapevolezza della tua interezza.
Daniela: si, in particolare perché è il focus che ti mette l'insegnante; cerchiamo di non dimenticare nelle varie asana che andiamo ad attivare le varie parti del nostro corpo, dal dito alla caviglia. Ti posso assicurare che tanti dimenticano le parti del corpo; ma non sanno nemmeno coordinarlo e muoverlo! Ma non perché dobbiamo essere esperti ballerini ma perché non sanno muovere. E' strano da dire ma quando sono a lezione osservo questo. Mostri e spieghi l'asana poi ti giri e ti accorgi che ci sono persone in posizioni completamente differenti e questo non significa non essere abili o bravi o perché non interessa; significa che non hai la percezione del tuo corpo, neanche nello spazio: dove muovi il tuo corpo, o cosa devi muovere. Io posso dire muovi la gamba sinistra e c'è gente che muove la destra. C'è carenza di coordinazione; di legame tra mente e corpo.
Arianna: una cosa importante da dire è che quando fai yoga devi liberare la mente. Se pensi ad altro non riesci a fare la pratica. Sei obbligato a vuotare la mente dai pensieri e questa è una cosa meravigliosa che difficilmente riusciamo a fare in altri contesti. Per chi fa fatica a fare meditazione, in quanto non è semplice per chi si avvicina per le prime volte al contatto con la propria anima, e al "qui e ora"..lo yoga è una disciplina che ti permette di meditare. Meditare significa vuotare la mente e stare appunto nel "qui e ora".
Daniela: puoi anche meditare mentre lavi i piatti.
Arianna: Esatto, meditare è stare nel qui e ora a mente vuota. Lo yoga ti permette anche di fare questo. Quando si va in Savasana, che è il momento di rilassamento dopo la pratica fisica, si ascoltano le sensazioni che si provano.
Daniela: si ascolta ciò che succede dopo la pratica. Dico sempre a chi pratica: "quello che arriva è vostro e di nessun altro"!. Perciò che arrivi benessere, che arrivi malessere, che arrivi un pensiero di una cosa piuttosto che su un altra, un'emozione qualsiasi...può emergere la gioia ma può emergere anche la rabbia. Che cosa hai tu dentro? Che cosa ti ha dato questa pratica? Cosa ti ha tirato fuori? Tutto nasce da noi . Dobbiamo smettere di puntare il dito all'esterno . "Lei ha fatto questo"! Lei ha sicuramente il suo percorso da fare ..ma, come hai detto tu all'inizio, chiediamoci sempre "perché stiamo vivendo questo proprio noi? E perché proprio in questo momento?
Arianna: ricordiamoci che siamo anime che devono evolvere. La nostra anima ha scelto il nostro corpo come macchina per intraprendere questo viaggio . Un viaggio evolutivo, per cui tutte le esperienze che viviamo , belle e brutte, sono scelte della nostra anima per fare esperienza e crescere.
Daniela: esatto, uscire dalla classificazione "bello e brutto". Quello che arriva ci serve; per cui mettiamoci di impegno per capire il perché di ciò che viviamo; cosa ci insegna; qual è il bagaglio esperienziale che ci lascia, che ci rende più ricchi e che ci permette di andare avanti in modo consapevole. Siamo un'anima con un corpo, non viceversa. Questo è ciò che ci siamo scelti. Abbiamo scelto di venire qua, abbiamo scelto quella famiglia e abbiamo scelto tante altre cose anche se alcuni faticano a crederlo. Ma è cosi. Abbiamo scelto il nostro percorso e se l'abbiamo scelto, anche se non lo ricordiamo, ci sarà un perché.
Arianna: invito le persone a leggere "la fisica dell'anima" di Fabio Marchesi perché spiega scientificamente questo concetto .
Daniela: ci sono tante possibilità per informarsi , da quello che si può trovare sul web ma anche tanti libri e tanti autori che spiegano queste cose. Una volta era stregoneria, oggi è una branca della scienza.
Arianna: io ti ringrazio Daniela di essere qui e di avere condiviso con noi la tua conoscenza e speriamo di aver fatto del bene a qualcuno e di avergli dato degli spunti per un nuovo inizio.
Daniela: i semi sono sempre importanti!
Per chi volesse contattare Daniela per info sui suoi corsi di yoga a Bologna ecco i suoi contatti:
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