ATTACCO DI PANICO: UN NEMICO CHE HO SCONFITTO!

 ATTACCO DI PANICO
UN NEMICO CHE HO SCONFITTO!

attacco di panico


Tachicardia, la sensazione di non respirare, l'invasione di pensieri negativi che non ti danno scampo, ti circondano e mettono le spalle al muro. Non sai come scacciarli, ci provi ma sembra impossibile. Vampate di calore. Vorresti morire, ma allo stesso tempo sembra che stia accadendo e ne hai paura.
Questo quello che ho provato per diversi anni.


Poco importano le ragioni per le quali ne soffrivo, molte persone sono vittima di queste orribili sensazioni e sembra non ci sia soluzione. La psicoterapia è un valido aiuto, avere persone leali vicino e presenti durante questi momenti è di fondamentale importanza.
Ciò che mi ha liberato da questo nemico è stato un metodo di una semplicità sconcertante. Ne parlo anche nel mio articolo il segreto della felicità. Vorrei condividerlo per eventualmente poter aiutare qualche Anima, che come me sta soffrendo, e se ne sono uscita io perchè mai non potrebbe succedere a qualcun altro.


Liberarsi da questo mostro si può. E ribalta completamente la visione della vita e l'approccio alla vita stessa. Nulla fa più paura e si può vivere serenamente e con spensieratezza. Una sensazione che non provavo più da anni. Ho ritrovato me stessa, il mio umorismo, la solarità ... riempendo gli spazi in cui stavo di gioia e armonia.


L'attacco di panico fondamentalmente è paura. Nel mio caso, un'attacco d'ansia portato all'estremo. Paura del futuro, paura di traumi che hanno fatto soffrire talmente tanto che si vive nel terrore che possano ricapitare. Ci si rende conto di aver perso il controllo di tutto, di non poter guidare gli eventi, di aver perso la fiducia. Il male sembra dietro ogni angolo pronto ad aggredirti quando meno te lo aspetti.
Non respiri più, come per realizzare il desiderio di sparire. Sono sensazioni davvero brutte, che quando arrivano tutte insieme paralizzano.
Come ne sono uscita io? Bhe, l'attacco di panico è un attacco che la mente fa a noi stessi. Impone il suo volere e ci schiavizza in modo brutale. 


Semplicemente ho portato l'attenzione dalla mente al corpo. Innanzitutto ho cercato di consapevolizzare cosa mi portasse l'attacco di panico. Esso arrivava in associazione a determinate situazioni. Di cosa avevo paura in quelle situazioni? Qual era il mio vero nemico? Una volta identificato ho trovato un momento in cui fossi in pace, senza distrazioni, sola e in silenzio. Ho chiuso gli occhi e ho iniziato a pensare a ciò che mi faceva paura, a ciò che mi dava ansia.


A quel pensiero ho iniziato a portare l'attenzione al mio corpo, partendo dai piedi sino ad arrivare alla testa. Ho eseguito un respiro molo lento e profondo. La mia attenzione era tutta nel mio corpo. Lo stavo ascoltando (pesante, freddo, caldo, sentivo i battiti, il respiro...). Appena ho pensato a ciò per cui entravo in panico si è formata una sensazione sgradevole nel corpo: un bruciore all'altezza dello sterno.


Questo bruciore era circondato da un alone pesante che invadeva tutto il petto. Ho dato piena attenzione a questa sensazione, l'ho ascoltata, accettata e seguita. Mentalmente descrivevo ogni cambiamento, ogni sensazione che stavo provando in quel momento. Come si spostava, come cambiava. Penso che il tutto sia durato almeno venti minuti. Piano piano il bruciore saliva e l'alone diventava più piccolo. Dopo venti minuti è iniziato un pizzicore come quando si sta per tossire. 
Ho iniziato a tossire molto forte e un brivido ha invaso tutto il corpo. Ho ripetuto l'esercizio fintanto che la sensazione sgradevole non si fossero del tutto dissolta. Il giorno dopo ho rifatto il test. La sensazione sgradevole era piccolissima. Come un puntino. Ho continuato a seguirla. Si spostava fintanto che non è completamente sparita. 



attacco di panico


Quando oggi ripenso a quella paura ho la sensazione che non abbia nulla a che fare con me. La vedo come un qualcosa di estraneo che non mi appartiene più. Da allora non ho più avuto attacchi di panico e nemmeno ansia o paure rispetto al mio tema, a quel tema, a quel trauma.

Nei mesi successivi ho ripetuto l'esercizio pensando volta per volta a tutte le paure, le ansie, ai pensieri negativi che ostacolavano la serenità quotidiana. Li ho fatti fuori uno a uno con questo metodo.
Il metodo si chiama Magrin. E per chiunque fosse interessato invito a seguire sui social questo uomo meraviglioso che mi ha dato lo strumento per essere finalmente felice ed uscire da un vortice di Loop che ostacolavano la mia vita. 


Andrea Magrin, autore di "Non penso dunque sono", "Il metodo Magrin", "Non penso dunque Amo", "Non penso dunque Creo", "L'inganno della Legge dell'Attrazione".


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